Corso di
Dizione
Saper
trasmettere la parola, verbum, secondo modelli di precisione, proprietà,
correttezza, armonia, non riguarda solo attori e doppiatori, bensì tutti noi,
in particolare: giornalisti, avvocati, medici, insegnanti, sacerdoti, ecc.,
chiamati a comunicare in modo professionale.
L’aggiustamento
degli organi vocali richiede un tempo molto variabile da persona a persona, a
seconda delle caratteristiche da correggere e ciò, ovviamente, in condizioni di
normale mobilità degli organi della fonazione.
Se
risultasse alterata a causa di uno o più disturbi del linguaggio, i singoli
casi verranno affrontati nei limiti delle possibilità di correzione.
Un
caso tipico potrebbe essere la balbuzie di origine nervosa.
Altri:
una “S” sibilante, purché non troppo accentuata, la cattiva pronuncia di
consonanti quali “C” “F” “L” “R” “S” “V” “Z” o di fonemi quali “GL” e “GN”.
Va
da sé che tutti i casi non risolvibili al nostro livello vanno affidati, se non
al medico logopedista, al foniatra (lo specialista nella cura delle alterazioni
e disfunzioni della voce e del linguaggio).
Quindi
se per le accennate consonanti ci fosse un vero e proprio fenomeno di “blesità”
– difetto di pronuncia consistente nella sostituzione, deformazione o
soppressione di una o più delle stesse – oppure si trattasse del classico caso
della “R” moscia – i tentativi di correzione vanno affidati esclusivamente al
suddetto specialista.
L’arte
del dire in cui gli argomenti trattati spaziano in tutti i campi delle
relazioni interpersonali l’espressività e la personalità nella comunicazione,
domina il concetto che: “l’occhio esprimendo ed il gesto rivelando precedono la
parola”. La parola e il dialogo, l’essenza è che “vivere è incontrare”. In ambo
i casi, ogni argomento verrà sviscerato, discusso, esemplificato ed
interpretato a fondo con l’allievo.
Dante
Alighieri ha aggiunto (Paradiso, XXVI, 130-132):
Opera
naturale è ch’uom favella;
ma così o
così, natura lascia
poi fare a
voi secondo che v’abbella.
Programma
del corso di dizione:
-
Concetto di dizione;
-
Prosodia ovvero la parte della linguistica che studia l’intonazione, il ritmo e
l’accento nel linguaggio parlato quindi il tono, l’intensità espressiva, il
volume, le pause;
-
Le vocali e le consonanti;
-
Origini della nostra lingua;
-
Studio delle caratteristiche del nostro modo di parlare, quindi dell’accento
tonico e dell’accento fonico;
-
Regole pratiche di pronuncia delle “e” ed “o” aperte e chiuse (casistica
desinenziale);
-
Letture mirate, scioglilingua, testi di perfezionamento, poesia e prosa (Dante,
Leopardi, Pirandello, ecc.);
-
L’essenziale della grammatica italiana;
-
Considerazioni sull’italiano contemporaneo;
-
Anatomia dell’apparato fonatorio (esercizi).
Obiettivi
del corso di dizione:
-
Migliorare la dizione dell’alunno attraverso la giusta accentazione della
parola;
-
impostare la voce per darle più armonia e/o autorevolezza;
-
curare l’esposizione attraverso la ricerca dei vocaboli appropriati;
-
attenuare e correggere le cadenze dialettali;
-
superare la timidezza al fine di migliorare la capacità oratoria;
-
eliminare eventuali difetti di esposizione dovuti alla fretta di esprimersi o
ad una errata impostazione dell’apparato fonatorio.
La prova
dell’uomo si ha nella sua conversazione, non bisogna lodare mai un uomo prima
che abbia parlato.
https://www.metateatro.it/testi/app_dizione.pdf
Docente: Ercole Ammiraglia - Telefono: 335.5479739